Documenti sequestrati dall’esercito israeliano rivelano che Hamas aveva pianificato un attacco simile a quello dell’11/09 contro Israele.
Negli anni precedenti all’attacco del 7 ottobre 2023, Hamas aveva progettato un’offensiva di portata ancora più devastante contro Israele, simile agli eventi dell’11 settembre negli Stati Uniti. Secondo documenti sequestrati dall’esercito israeliano e ottenuti dal Washington Post, l’obiettivo del gruppo terroristico era abbattere due grattacieli a Tel Aviv, colpendo al cuore l’economia e la società israeliana.
Hamas intendeva avvalersi della collaborazione di Hezbollah e dell’Iran per un attacco coordinato, utilizzando treni, navi e persino carri trainati da cavalli. Il piano, datato 2021, prevedeva un assalto simultaneo da nord, sud ed est. In questo scenario, Hezbollah avrebbe attaccato dal Libano, mentre l’Iran avrebbe fornito supporto finanziario e logistico. Yahya Sinwar, uno dei leader di Hamas, aveva fatto appello a diversi alti funzionari iraniani – tra cui il leader supremo iraniano Ali Khamenei – per una ulteriore assistenza finanziaria e militare, chiedendo all’Iran di trasferire loro 500 milioni di dollari insieme alla formazione di altri 12mila militanti di Hamas.
Le implicazioni dell’attacco pianificato da Hamas
Se realizzato, questo piano avrebbe avuto conseguenze devastanti per Israele. Il coordinamento tra Hamas, Hezbollah e l’Iran avrebbe creato un’azione militare su vasta scala che avrebbe coinvolto anche il Libano. Questo scenario preoccupante dimostra la portata dei legami tra gruppi terroristici e stati come l’Iran, che supportano operazioni terroristiche contro Israele.
L’esercito israeliano ha messo in guardia da ulteriori escalation. Durante gli ultimi giorni di settembre 2023, Hezbollah ha lanciato 320 missili e razzi dal Libano verso il nord di Israele, aggravando ulteriormente la tensione nella regione. L’Idf ha dichiarato: “Se Hezbollah usa le ambulanze, le colpiamo”, riferendosi all’accusa secondo cui le milizie sciite userebbero ambulanze per spostare combattenti e armi.
L’impatto sugli equilibri geopolitici
Le rivelazioni sui piani di Hamas hanno sollevato preoccupazioni anche all’interno della comunità internazionale. Il coinvolgimento dell’Iran, già sospettato di avere un ruolo cruciale nella rete di supporto ai gruppi terroristici, alimenta timori di un’escalation militare regionale. Hezbollah, intanto, continua a lanciare attacchi contro Israele, mettendo a rischio la stabilità del Medio Oriente.
Il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle forze dell’ONU nel sud del Libano. Austin ha affermato che Israele dovrebbe “passare dalle operazioni militari in Libano a un percorso diplomatico non appena possibile” e ha sottolineato l’importanza di garantire la protezione delle forze Unifil.